L’art. 9 della Legge di Stabilità per il 2015 ha introdotto nell’ordinamento tributario un nuovo regime c.d. “forfetario” che va a sostituire con decorrenza 1/01/2015 i precedenti regimi analoghi di determinazione agevolata delle imposte per i contribuenti di minori dimensioni.
In breve, alla tradizionale determinazione analitica dell’imponibile (ovvero: ricavi meno costi) viene sostituita una quantificazione dello stesso per coefficienti in base all’attività economica esercitata.
L’imponibile così determinato (al netto dei contributi) viene assoggettato ad una imposta sostitutiva del 15%. Il limite entro cui è possibile beneficiare di tale regime tuttavia non è uguale per tutti ma varia da € 15.000 a € 40.000 a seconda dell’attività svolta.
Vantaggi
I nuovi forfetari beneficiano dell’esclusione da IVA, IRAP e studi di settore nonché dell’esonero dalla ritenuta d’acconto e da ritenute alla fonte. Inoltre, la permanenza nel regime è subordinata alla sola sussistenza dei requisiti, per cui la durata del regime è senza limiti di tempo.
Principalmente due:
- i limiti dei ricavi appaiono piuttosto bassi – soprattutto per professionisti, attività immobiliari e intermediari nel commercio (solo € 15.000);
- l’impossibilità di dedurre i costi analiticamente potrebbe, in alcuni casi, portare ad un aggravio della tassazione non solo rispetto ai precedenti regimi agevolati ma anche a quello ordinario.
Si ricorda, infine, che ai precedenti regimi non si potrà più accedere ma si potrà mantenere quello dei “minimi” fino a naturale scadenza se ancora in essere al 31/12/2014.
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